
Come accennato nel mio ultimo articolo in cui abbiamo parlato della PNL (Programmazione Neuro Linguistica), oggi vorrei affrontare il tema dei canali rappresentazionali.
Innanzitutto possiamo dire che i canali rappresentazionali sono dei filtri attraverso cui ognuno di noi percepisce la realtà. Essi sono rappresentati dai cinque sensi e si dividono in tre categorie: il canale visivo, il canale auditivo ed il canale cinestesico.
Ma come funziona tale processo?
La persona fa esperienza del mondo attraverso i cinque sensi, sceglie poi di utilizzarne uno in modo preferenziale (in maniera del tutto inconscia), creando così l’esperienza soggettiva filtrata.
Le sotto-modalità
Entriamo però nel dettaglio dei tre canali rapprentazionali, detti sotto-modalità:
- il canale rappresentazione visivo implica la creazione interna di immagini, le quali possono avere diverse caratteristiche che variano a seconda dell’intensità e del valore che abbiamo dato all’esperienza in oggetto e possono essere più meno luminose, vicine oppure lontane, nitide o sfocate, colorate o in bianco e nero, statiche o in movimento, etc.;
- il canale rappresentazione auditivo implica la creazione di suoni; essi variano di volume, tono, lontananza o vicinanza del suono, etc.;
- il canale rappresentazione cinestesico riguarda invece le sensazioni ed i sensi quali gusto, olfatto e tatto; possono variare di intensità, temperatura, durata, etc..
Presupposto fondamentale della PNL relativo ai canali rappresentazionali è che “cambiando le sotto-modalità, cambia la mappa del mondo”. Ciò perché non è l’evento in sé che fa la differenza, ma il modo in cui lo rappresentiamo ed il significato che gli attribuiamo. Di conseguenza, cambiando come ci rappresentiamo l’esperienza, cambieremo l’esperienza stessa.
Come modificare l’esperienza attraverso i sensi
Ma in che modo si può fare? Semplice, essendo che il cervello non distingue tra vissuto ed immaginato, attraverso le tecniche di visualizzazione multisensoriale guidata, possiamo modificare tali immagini, suoni, sensazioni, neutralizzando così gli effetti negativi che hanno su di noi, sviluppando così al meglio la propria intelligenza emotiva.
A questo punto una domanda nasce spontanea: come faccio a capire quale canale rappresentazione uso in prevalenza?
L’utilizzo delle sotto-modalità si rispecchia nel linguaggio e nel modo in cui utilizziamo determinati verbi.
Faccio un esempio: quando parli dell’amore o dell’ipocrisia….li vedi, li senti o li percepisci sulla pelle? Io per esempio dico sempre: “Vedo la falsità di quella persona” ed infatti il mio canale prevalente è quello visivo.
Esempi concreti
Ecco alcune frasi tipiche, nelle quali puoi ricercarti intercettando il tuo dialogo interiore, attraverso l’ascolto attivo dei tuoi modi di pensare e di esprimerti.
-
Canale visivo
-
-
- Vedo la questione in modo chiaro.
- Vedo tutto nero.
- Ormai mi vedo fuori da quella situazione.
- Immagino la meta ma è ancora lontana.
-
-
Canale auditivo
-
-
- Ti sento forte e chiaro.
- Sento il battito delle mani del pubblico davanti a me.
- Ricordo vagamente la sua voce.
-
-
Canale cinestesico
-
-
- Mi sento un peso sullo stomaco.
- Percepisco un’intensa sensazione di benessere.
- Immagino il gusto che avranno le portate del mio nuovo ristorante.
- Avverto il calore delle sue parole.
-
Se sei curioso di approfondire l’argomento, se ti interessa lavorare su delle esperienze passate che incidono in modo negativo sulla tua vita o se vuoi creare dei presupposti forti per delle situazioni che dovrai affrontare in futuro, non esitare a contattarmi.
La PNL ed il modo del cambiamento ti aspettano!