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emozioni

Oggi parliamo di emozioni. 

Definizione di Emozione

La parola emozione deriva dal verbo latino “moveo”, cioè muovere, con l’aggiunta del prefisso “e”, per cui “movimento da”. Le emozioni sono essenzialmente degli impulsi ad agire. Il loro scopo è  di gestire in tempo reale le emergenze della vita, e ciò si esprime attraverso la cosiddetta intelligenza emotiva.

I ricercatori hanno scoperto un aspetto molto interessante: ogni emozione coincide con una reazione fisica, la quale ha uno scopo ben preciso. 

Le emozioni e le loro reazioni fisiologiche

Andiamo nel dettaglio e vediamo quali sono le sei emozioni principali e quali razioni fisiologiche producono:

  1. la collera fa affluire il sangue alle mani per rendere più facile afferrare un’arma o sferrare un pugno al nemico. La frequenza cardiaca aumenta e avviene una scarica ormonale che genera un impulso di energia che permette un’azione vigorosa;
  2. la paura fa fluire il sangue ai muscoli delle gambe per facilitare la fuga. Per un istante il corpo si blocca per valutare se è necessario nascondersi oppure attaccare. Il flusso ormonale crea uno stato d’allerta che prepara all’azione stessa;
  3. la felicità fa aumentare la disponibilità di energia e inibisce i sentimenti negativi. Non vi sono cambiamenti fisiologici evidenti poiché il corpo si ritrova in uno stato di rilassamento che rende la persona disponibile ed entusiasta;
  4. la sorpresa crea una reazione immediata che prevede il sollevamento delle sopracciglia. Ciò accade per permettere di avere una visuale più ampia, al fine di raccogliere il maggior numero di informazioni sull’evento inatteso, facilitando così una rapida formulazione del piano d’azione più appropriato;
  5. il disgusto fa alzare il labbro superiore ed il naso tende ad arricciarsi. Ciò come risposta primordiale di sputare il cibo velenoso o di chiudere le narici colpite da un odore nocivo;
  6. la tristezza comporta una caduta a livello energetico per permetterci di adeguarci alla perdita subita (che può andare dal lutto per la morte di una persona cara, alla tristezza causata da una grande delusione). Dà l’opportunità di elaborare tale perdita o speranza delusa.

Il modo in cui tali emozioni vengono esibite in pubblico cambia molto da cultura a cultura, ma le reazioni fisiologiche e le micro espressioni facciali che ne derivano sono universali.

Le due menti secondo Daniel Goleman

Un autore molto importante nel mondo delle emozioni è Daniel Goleman. Nel suo libro “Intelligenza emotiva” parla dell’esistenza di due menti: quella razionale (la mente “pensante”) e quella del cuore (la me mente “emozionale”).

La mente razionale è la nostra modalità di comprensione della realtà che agisce in modo cosciente. La mente emozionale è invece impulsiva, spesso illogica e non cosciente (o almeno non immediatamente).

Di norma vi è un equilibrio tra le due menti, in quanto l’emozione alimenta e informa la razionalità, permettendo l’elaborazione razionale di ciò che l’emozione ci ha comunicato.

Quando però le passioni aumentano d’intensità tale equilibrio si capovolge, facendo in modo che la mente emozionale prenda il sopravvento su quella razionale.

Una differenza cruciale tra le due menti è che quella emozionale agisce molto più velocemente di quella razionale, in quanto svolge la funzione di creare un giudizio intuitivo ed immediato, che aiuta gli individui a capire le situazioni, in particolare in caso di pericolo. 

Le emozioni del cuore e quelle della mente

Sempre Goleman fa un’ulteriore distinzione tra le emozioni. Egli sostiene che ci  sono le emozioni dettate dal cuore, le quali sono immediate. Poi ci sono le emozioni che derivano dai pensieri, le quali sono più complesse ed impiegano più tempo per emergere, in quanto sono precedute appunto da dei pensieri (per. es. l’apprensione dovuta da un esame imminente). In ultimo vi sono quelle create volutamente che sono tipiche degli attori, i quali hanno la capacità di manipolare intenzionalmente i loro sentimenti. 

In generale comunque i sentimenti si presentano come un “fatto compiuto”: ciò che la mente può controllare è solo il corso degli eventi e delle reazioni che ne scaturiscono. 

Mentre la mente razionale ragiona in base a delle prove oggettive e quindi una nuova prova può smentire una convinzione sostituendola con un’altra, la mente emozionale considera le sue convinzioni come assolute e tende a non considerare e/o sottovalutare ogni prova contraria (per questo è così difficile ragionare con chi è colto dalla collera). 

Un altro aspetto interessante è che la mente emozionale funziona per associazioni: una situazione attuale che ha delle somiglianze con un evento del passato fa emergere le emozioni di quel passato, anche se in realtà la situazione attuale risulta diversa.

Sentimenti o stati d’animo?

Goleman si riferisce all’emozione come a un sentimento unito ai pensieri, alle condizioni psicologiche e biologiche che lo contraddistinguono, nonché ad una serie di propensioni ad agire. 

Egli diversifica le emozioni dagli umori o stati d’animo, che sono le sfumature che vanno per esempio dallo sdegno, al fastidio, fino all’odio e la violenza patologica. Questi ultimi sono da un lato più attenuati rispetto all’emozione che emerge con dirompenza, ma allo stesso tempo sono più durevoli. Per esempio è difficile rimanere preda di una collera furibonda per tutto il giorno, ma si può essere di umore scorbutico ed irritabile anche per diversi giorni. 

Oltre agli umori Goleman parla poi di temperamenti, ossia la propensione ad evocare una certa emozione e/o umore, che può rendere la persona allegra piuttosto che malinconica. Oltre a tali disposizioni emozionali vi sono poi i veri e propri disturbi delle emozioni come per esempio la depressione clinica. 

Coaching e  PNL: due alleati indispensabili per imparare a gestire le proprie emozioni

La PNL è uno strumento efficace per imparare a gestire e modificare le emozioni, soprattutto quelle negative. Come dice Richard Bandler: “Se cambio come penso cambia anche il mio stato d’animo e di conseguenza cambia anche ciò che posso fare”. Imparare a riconoscere e gestire il flusso delle emozioni è uno degli obiettivi che ci si pone all’interno dei percorsi di Coaching, in quanto è indispensabile per calibrare le proprie energie ed incanalarle così in maniera ottimale verso il proprio obiettivo finale. 

Post Author: Manuela